Ridurre gli sprechi nell’aria compressa

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Ridurre gli sprechi nell’aria compressa significa attuare una serie di interventi per assicurarsi di pagare il giusto per le necessità. L’intenzione è quella di arrivare al binomio “pago per quello che serve”.

Considerando che l’energia più costosa è proprio l’aria compressa possiamo comprendere l’importanza di voler intraprendere questo percorso per motivazioni di tipo economico. Ma questo non è l’unico fattore. Parlando di impatto ambientale sorgono riflessioni in merito allo sviluppo sostenibile, al futuro dei nostri figli e nipoti, alla salvaguardia del pianeta, alla qualità della vita e della nostra esistenza.

Ridurre gli sprechi nell’aria compressa significa capire con esattezza la reale necessità di aria in modo da dimensionare esattamente i componenti facenti parte della sala per la produzione dell’aria compressa quali compressore, essiccatore, serbatoio, filtri, separatore acqua-olio. A cascata avendo un’idea sbagliata sui consumi si sbaglia il dimensionamento dell’impianto che costerà di più sia in acquisto sia nella fase di mantenimento e di manutenzione.

Riteniamo pertanto di fondamentale importanza approfondire alcuni semplici passaggi che permettono di fare le scelte più corrette in un’ottica di risparmio.

Riduzione delle perdite nell’impianto

Il 42% del potenziale di risparmio dell’aria compressa risiede, secondo lo studio dell’Istituto Fraunhofer “Compressed air systems in the European union”, in una riduzione delle perdite di aria compressa. Agendo sulle perdite dell’aria compressa è possibile risparmiare anche il 60% degli attuali costi. 

Vediamo quali sono i fattori da prendere in considerazione:

Impianto per il trasporto di aria

L’impianto per il trasporto di aria è il primo fattore da controllare. Esistono scanner ad ultrasuoni ad alta tecnologia che consentono di individuare le perdite dell’impianto in esercizio. Le perdite devono essere contrassegnate e classificate in ordine di grandezza. Sulla base dei dati rilevati è possibile quantificare i tipi di intervento da eseguirsi, il loro costo e il potenziale risparmio. Con questi dati si decidono gli interventi da eseguirsi che possono essere di manutenzione (esempio serrando meglio i raccordi), di riparazione o di sostituzione dei componenti difettosi.

Attacchi 

E’ importantissimo avere degli attacchi efficienti. Rubinetti che non chiudono perfettamente causano spiacevoli fuoriuscite dell’aria che sono costose e pericolose. Costose perché un rubinetto che perde consuma la stessa aria che verrebbe consumata dall’operatore con una pistola che soffia per 24 ore a giorno scaricando anche durante le ore di spegnimento il serbatoio o l’impianto stesso. Pericolose perché la fuoriuscita di aria causa fischi che possono causare il danneggiamento dell’udito agli operatori.

Consigliamo pertanto di verificare gli attacchi ed i rubinetti periodicamente e di sostituirli in caso di inefficienze.

Utensili

Talvolta la perdita dell’aria avviene dall’utensile che ha parti consumate. Un utensile così consumato sicuramente non ha le prestazioni che aveva in fase di acquisto.

Consigliamo un controllo periodico di tutti gli utensili: sia per avere la sicurezza del risultato e del’efficienza ottimizzando i tempi di produzione sia per evitare queste inutili perdite di aria compressa.

Filtri di linea 

I filtri di linea vanno controllati periodicamente nella loro efficienza. Filtri intasati causano perdite di potenza dell’impianto mettendo in crisi tutto l’impianto. Ricordiamo che è possibile monitorare gli intasamenti con appositi manometri differenziali da installare sui filtri stessi.

 

Ottimizzare l’impianto aria compressa

Ottimizzare l’impianto aria compressa significa effettuare un’attenta e consapevole progettazione dell’impianto stesso. Qualche accorgimento può essere realizzato su impianti già esistenti. L’intervento più efficace, tuttavia, viene fatto su impianti nuovi: affidare la progettazione di questi impianti a personale qualificato e con le competenze necessarie è fondamentale. 

Vediamo i punti salienti da tenere in considerazione per ottimizzare l’impianto aria compressa:

Rete di distribuzione correttamente dimensionata

L’impianto aria compressa deve essere dimensionato per la portata d’aria necessaria nel punto più lontano e prevedendo serbatoi per l’accumulo di aria compressa. Un dimensionamento errato causa perdite di portata che costringono a tenere la pressione d’esercizio più alta e causando un incremento dei consumi del compressore.

Ridurre le pressioni al minimo

E’ importante capire qual’è la pressione minima di esercizio necessaria allo svolgimento delle operazioni. Si consiglia di identificare le pressioni di lavoro di ogni macchinario e di valutare, in caso ci siano poche utenze che devono lavorare ad una pressione più alta rispetto alle altre di installare, su quest’ultime, dei moltiplicatori di pressione. 

Ridurre la pressione nei soffiaggi

Molto spesso i soffiaggi vengono fatti a pressione troppo alta. Oltre ad essere inutile una pressione troppo alta per soffiare spesso causa l’alzarsi di polvere che peggiora la situazione sulla zona che si vuole soffiare. Ridurre le pressioni di soffiaggio, quindi, può essere utile oltre che economico.

Componenti ad alta efficienza energetica

Consigliamo di rivedere l’articolo già pubblicato al seguente link sull’efficienza energetica. Ottimizzare i componenti che vengono utilizzati in azienda facendo una scelta ponderata e di qualità permette di ottenere un risparmio energetico nel lungo periodo che ripaga dell’investimento fatto.